Contro la crisi gli imprenditori riscoprono il baratto. Ma l’innovazione si chiama moneta complementare.




















Si chiamava baratto, oggi si chiama baratto multilaterale o compensazione multilaterale, barter trade o corporate barter negli USA, ma di che cosa stiamo parlando? Di un nuovo strumento di commercio che offre alle imprese maggiore liquidità e maggiore capacità di attrarre nuova clientela. In che modo? Permettendo alle aziende associate ad un network organizzato di acquistare, presso fornitori qualificati del network, beni e servizi necessari alla propria attività senza esborso monetario, bensì con la vendita di propri beni e servizi a nuovi clienti conosciuti grazie al network. Ciò significa trasformare acquisti a budget in fatturato incrementale ovvero acquisti necessari in nuovi clienti, ma significa anche trasformare giacenze di magazzino o capacità produttiva in eccesso in maggiore potere d’acquisto.
Tutto questo è possibile grazie alla moneta complementare che regola le transazioni all’interno del network e che consente ai venditori di non accettare obbligatoriamente, come contropartita della vendita, la merce offerta dagli acquirenti. Infatti, i venditori possono sfruttare il credito commerciale acquisito per comprare ciò di cui necessitano presso qualsiasi fornitore del network. Più facile a dirsi che a farsi, lo sanno bene gli oltre 200 imprenditori e professionisti che hanno partecipato al Business Meeting organizzato da BexB (Business Exchange Business) a Roma, l’1 dicembre 2011. L’evento ha rappresentato l’occasione per conoscere nuovi clienti, fornitori e partner, ma soprattutto l’opportunità di incrementare i propri affari in moneta complementare.
Gli imprenditori associati a BexB non fanno altro che canalizzare una parte dei propri acquisti all’interno del network: in questo modo risparmiano liquidità e conoscono nuovi clienti. A supporto di ogni azienda un trader dedicato si occupa di promuovere le aziende nel circuito e di facilitarne le trattative. Una serie di strumenti promozionali sono inoltre a disposizione di ogni associato: la vetrina aziendale in area riservata, la newsletter verso gli associati, la partecipazione gratuita ai meeting organizzati periodicamente nelle principali città italiane. Durante l’ultimo meeting, BexB ha organizzato 439 incontri tra le oltre 90 imprese presenti sulla base delle richieste precedentemente manifestate da ogni associato.
 
BexB si ispira al modello svizzero di Wir (Noi) moneta complementare nata nel 1934 in Svizzera per opera di un gruppo di imprenditori riuniti in un circuito di scambi di beni e servizi in cui non circolava denaro. Oggi Wir Bank è una banca a tutti gli effetti e vanta 60.000 PMI associate che affiancano quotidianamente la Wir al Franco svizzero nei propri acquisti. In Italia BexB introduce la moneta complementare EuroBexB nel 2001; il circuito cresce costantemente ed oggi comprende oltre 2.000 imprese di tutta Italia per circa 160 settori merceologici: dall’edilizia all’arredamento, dall’informatica ai trasporti e logistica, dalla pubblicità e marketing alla consulenza. Ad oggi il network BexB ha intermediato oltre 180 milioni di Euro di fatturato: si tratta di numeri importanti, ma che vedono ampi margini di miglioramento se paragonati ai numeri del mercato statunitense in cui è stata creata una vera e propria “industry” in cui sono operative oltre 400 società e in cui si stima un’intermediato pari a 8 miliardi di dollari l’anno, il 2% del PIL.
In tempi di crisi, strumenti innovativi come il baratto rivoluzionato dalla moneta complementare avranno ampio sviluppo e gradimento tra i beneficiari.


Cambio Merci